"Mens sana in corpore sano": mente e corpo un sistema strettamente interconnesso
Mens sana in corpore sano!
Mente e corpo un sistema strettamente interconnesso
La saggezza antica ci ricorda con il celebre motto latino, come una mente sana risieda in un corpo sano.
La filosofia prima e la psicologia poi, si sono sempre interrogate e continuano a farlo, su quale relazione ci sia tra il corpo e la mente e dalle prime riflessioni di Cartesio, che li vedeva come entità separate, siamo giunti a ritenerle a pieno titolo come parti di un sistema, con delle strettissime interconnessioni, che legano in maniera imprescindibile il reciproco funzionamento.
Le neuroscienze sugellano questo legame con molte affascinanti e scientificamente validate teorie, come quelle del neuro-scienziato Antonio Damasio, che legano le percezioni sensoriali alla rappresentazione che la nostra mente produce del nostro corpo (markers somatici, Damasio, 1999) e di come il nostro corpo sia un circuito fondamentale per trasformare gli stimoli emotivi sensoriali in sentimenti di cui siamo consapevoli (embodied condition, Damasio, 1999).
L’empatia, che è la capacità di comprendere lo stato d’animo altri, ha come base all’interno del nostro cervello i neuroni specchio, che sono neuroni motori alla base sia del nostro movimento, ma che si attivano anche quando osserviamo un movimento compiuto da qualcun altro, e questo avviene anche tra specie diverse, quindi tra uomo ed animale (Rizzolatti, 1995).
Il grande neuro-scienziato contemporaneo Vilayanur S. Ramachandran dice:
“I neuroni specchio saranno per la psicologia quello che il DNA è stato per la medicina”.
La ricerca in psicosomatica e psicologia della salute, in particolare la psico-neuro-endocrino-immunologia conferma da più fronti una netta correlazione tra il nostro cervello ed il nostro sistema endocrino, sistema di regolazione e il nostro sistema immunitario, di difesa, del nostro organismo (asse ipotalamo-ipofisi-surrene).
I dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) collocano le malattie cardiovascolari al primo posto come causa di decesso al mondo, 44% ed in Italia rappresentano il 23,5% della spesa sanitaria; è confermato dalla ricerca che un equilibrio nel funzionamento mentale ed uno stile di vita sano, che comprende una sana alimentazione ed un regolare esercizio fisco siano importanti fattori di protezione ovvero capaci di prevenire l’insorgenza di tali patologie.
La medicina si sta orientando verso un modello di approccio alla cura inteso in senso bio-psico-sociale, ovvero che analizzi lo stato di salute medico, il benessere psicologico, relazioni sociali e stile di vita del paziente e in termini di stile di vita lo sport ha un ruolo molto importante.
La ricerca testimonia come il movimento porti al cervello una maggiore irrorazione sanguigna e quindi che il sangue porti ad esso maggior ossigeno e nutrienti e di come sia capace di far sprigionare endorfine, sostanze chimiche prodotte appunto dal nostro cervello dotate di funzione analgesica e stimolante, che quindi contribuiscono al nostro stato di benessere.
Uno studio molto recente, condotto dal team del Dr. Christian Rominger, Professore di Psicologia presso l’ Università di Graz, rileva una correlazione diretta tra movimento e sviluppo del pensiero creativo, più facciamo movimento e più siamo capaci accedere alle nostre capacità creative, di immaginazione, che ci sostengono anche nella creazione di nuove strategie di coping, ovvero nuove modalità di far fronte alle situazioni che la vita ci pone di fronte.
La correlazione tra stile di vita salutare e sport, risulta molto stretta.
Il segreto di una buona salute poggia su corrette abitudini alimentari e un adeguato esercizio fisico. L’attività fisica è ogni movimento del corpo che si esprime in consumo di energia.
Ogni persona ha una vita propria: attiva, sedentaria.
La vita troppo sedentaria ha delle ripercussioni negative sulla salute e sull’umore, al contrario una vita attiva permette di prevenire numerose malattie e di sentirsi meglio.
La vita sedentaria ed una cattiva alimentazione sono componenti che possono portare all’obesità ed anche in sua assenza, ad altre patologie, quali: diabete, disturbi cardiocircolatori, insufficienza venosa, ipertensione arteriosa, aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, vari tumori.
I vantaggi di una vita attiva e che l’attività fisica è utile a tutte le età, si è riscontrato che praticarla anche tra i 40 e i 60 anni apporta i seguenti benefici: ritarda l’invecchiamento, previene l’osteoporosi, rappresenta un fattore protettivo per le malattie cardiovascolari, contribuisce a conservare la propria abilità motoria, riduce l’incidenza di alcuni tumori. L’attività fisica ha benefici anche da un punto di vista psicologico, può contribuire a migliorare noi stessi, ossia l’autostima, la capacità di socializzare e stare bene con gli altri. Ha effetti positivi nel prevenire e combattere la depressione.
Prepararsi al cambiamento o raggiungere gli obiettivi non è semplice. Alcuni li troveranno compatibili con il proprio stile di vita, altri li vedranno distanti e difficili, per questo ci vogliono motivazione, preparazione e un programma graduale per raggiungere i livelli raccomandati. Si inizia da un impegno minimo ma realistico con attività piacevoli e preferite da svolgere coinvolgendo se è necessario persone vicine che possano sostenere la motivazione della pratica.
-AreaPsy-
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