VACCINAZIONI PSICOLOGI PUGLIA:
UN QUADRO DELLA SITUAZIONE
E' un momento storico abbastanza turbolento quello che gli Psicologi di Puglia stanno affrontando, in quanto rispetto a quanto riportato da una buona parte dei colleghi, nonostante essi rientrino a tutti gli effetti nelle professioni sanitarie, sono stati completamente esclusi, fatta eccezione di chi esercita nel settore pubblico.
PIANO VACCINAZIONI
Dal 27 Dicembre è partita la campagna vaccinale anti-Covid19, somministrando il vaccino in primis alle professioni sanitarie coinvolte in prima linea in questa battaglia contro un mostro invisibile, a seguire il personale scolastico, gli over 80 ed attualmente si parlava anche di avviare le vaccinazioni per le professioni giuridiche e le aziende.
In Italia dal 27 Dicembre 2020 al 6 Marzo 2021, sono stati somministrati in totale 5.158.820 vaccini su 6.242.260 dosi consegnate, ricoprendo il 78,9% della popolazione vaccinata, di questi 2.482.665 sono appartenenti al personale sanitario (inclusi gli psicologi).
Restringendo il campo in Puglia, il totale delle somministrazioni sono state 331.472 rispetto alle dosi consegnate 388.225, ricoprendo una popolazione del 85,4% vaccinata.
Distribuzione somministrazioni rispetto alle consegne. Fonte: Ministero della salute
E' stato riscontrato, però, che gli psicologi di puglia non sono stati inclusi nel piano vaccinazioni rispetto ai colleghi delle altre regioni d'Italia, nonostante tale professione dal 2018 grazie al Ddl Lorenzin rientra nelle professioni sanitarie. Lo psicologo, infatti, offre servizi di prevenzione, promozione e sostegno alle categorie fragili, andando a risanare quegli aspetti della cura della persona non prettamente tangibili ma di fondamentale importanza per la qualità di vita e benessere della persona: la salute mentale. L'OMS, infatti, definisce la salute come "un stato di totale benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente assenza di malattie o infermità", in altre parole la condizione di benessere è definita da un equilibrio psico-fisico riscontrabile nei diversi contest sociali in cui la persona si interfaccia (sociale, lavorativo, relazionale, familiare).
La pandemia, purtroppo da una parte ha messo a dura prova le condizioni psichiche delle persone portando ad acutizzare alcune difficoltà (come gestire i momenti di crisi e cambiamento) inducendo ad irrigidire schemi disfunzionali. Dall'altra, ha fatto evidenziare l'importanza della figura dello psicologo in questo periodo di emergenza.
DOVE LAVORA LO PSICOLOGO
Così come la psicologia ha diversi rami in cui agire, anche il lavoro dello psicologo si dirama nei diversi contesti: lavoro, evolutivo, clinico, neurocognitivo, giuridico e sociale. Ognuno di questi settori adopera in maniera diversa:
- pubblico: lo psicologo esercita in strutture pubbliche come le Asl, le scuole, gli ospedali;
- privato: è una fetta ancor più grande e diramata e riguarda tutti quei professionisti che lavorano in contesti come cooperative, cliniche private, associazioni e libero professionista;
- domiciliare: è una porzione del lavoro svolta privatamente, alcune prestazioni lavorative possono essere svolte a casa del paziente per necessità del caso (come ad esempio i terapisti ABA che lavorano su bambini con DSA, BES e lo spettro autistico).
Il grafico rappresenta il numero di Iscritti ENPAP, al lordo delle cessazioni per cancellazione o morte. È
evidente la crescita numerica, costante e progressiva, che ha caratterizzato la nostra comunità
professionale. Fonte: ENPAP
Da uno scambio informativo tra colleghi, è emerso che gli psicologi di puglia sono stati esclusi dal piano vaccinazioni, soltanto chi lavora nel settore pubblico ne ha usufruito ma solo perché facente parte di uno specifico personale, chi presta servizio nel privato non è stato incluso. Su questo, infatti, c'è tanta confusione su come stia procedendo il piano vaccinale, ed inoltre, anche la mediazione tra le parti coinvolte per pattuire e ridefinire il pano vaccinazione, non è molto chiaro.
Ad ogni modo, come quanto riferito pocanzi, gli psicologi che lavorano nel privato sono tanti, non avendo la copertura vaccinale, si espone ogni paziente ad un rischio, la famiglia del paziente e la famiglia del professionista. Considerate che i pazienti di cu ci si occupa non hanno solo problematiche psichiche, ma alcuni di essi hanno anche patologie organiche (come ad esempio la disabilità).
Quel che deve essere chiaro è che lo psicologo "privato" non si espone a meno rischi perché ha più dispostivi di protezione, anzi tutt'altro.
Numero iscritti all'ordine degli psicologi
Fonte: CNOP (Consiglio Nazionale Ordine Psicologi)
Come si può notare gli iscritti all'albo sono 5.422 sino al 2018, arrotondando per eccesso includendo gli ultimi due anni, così come riportato dal Presidente dell'ordine degli Psicologi di Puglia, i professionisti in campo sono circa 6.000, scremando chi è stato vaccinato poiché opera nel pubblico, si stima una copertura non vaccinale dai 4.000 ai 5.000 professionisti circa che esercitano nel privato.
Ognuno di essi ogni giorno rischia per sé e per gli altri.
CONCLUSIONI
Quello che si vuol evidenziare è di non trattare gli psicologi come una professione di seconda serie. Non può essere sanitaria solo in termini teorici, ma lo deve diventare anche nel pratico, evidenziandone la sua validità davanti alla legge e all'OMS. Non dobbiamo cadere ancora in stereotipi come: "tanto dallo psicologo ci vanno i matti" e "qui al sud è così", cerchiamo di far equiparare la professione in termini legislativi e geografici. Da qui nasce la voglia e la motivazione al cambiamento avviando una petizione che è possibile firmare, come spiegato a fine articolo.
Confidiamo nell'attenzione e sensibilità delle parti coinvolte in questa mediazione, per far valere i diritti dei professionisti come rientranti nelle categoria sanitaria. Sappiamo, da fonti certe, che l'assessore alla sanità Lopalco ha fornito una risposta al Presidente dell'Ordine degli Psicologi, Gesualdo, in cui affermava di aver fatto rientrare gli psicologi nelle categorie professionali a cui somministrare il vaccino, non in tempi brevi, fermo restando la disponibilità dei vaccini. Il comunicato è pervenuto in data 5 Marzo 2021. Dalle sue parole sembrerebbe essere al corrente della situazione, ma non ci sono certezze che si possa usufruire del vaccino quanto prima. Intanto l'Ordine degli Psicologi di Puglia per acquietare gli animi e sveltire le procedure burocratiche ha invitato i colleghi a prenotarsi per il vaccino presso il seguente link:
"La salute è un diritto e non un privilegio!"
LA PETIZIONE
Di seguito si riporta, in allegato, il link della petizione per far luce sul caso e far sentire la voce dei colleghi:
- compila i campi del formato (Nome, cognome, indirizzo mail, paese e CAP);
- condividi la petizione attraverso i social;
- arriverà la mail da Change.org in cui è richiesta la conferma dell'indirizzo mail. Questo passaggio è fondamentale in quanto permette di inserire il nominativo nel sistema ed aggiungere il sostenitore alla lista firmatari.
https://www.change.org/p/sanit%C3%A0-puglia-piano-vaccinazioni-psicologi-puglia
Dott.ssa Angela Amato, psicologa
-AreaPsy-
FONTI:
Commenti
Posta un commento